sabato 7 maggio 2011

L'umiltà del male

L'umiltà del male" di Franco Cassano

Un saggio che analizza come la distanza crescente tra le elite e le masse possa pregiudicare la lotta contro quel male che sa farsi umile per sedurre la maggioranza degli uomini

Senza un'elite competente e coraggiosa la politica muore. Ma questa spinta morale deve sapersi confrontare con la maggioranza degli uomini, misurarsi con la loro imperfezione, deve diventare politica.
Come dimostra la figura del Grande Inquisitore, il male è un lucido conoscitore degli uomini e fonda il suo regno sulla capacità di coltivarne le debolezze. E sa adattarsi ai tempi, perché ha imparato a cambiare spalla alle sue armi: una volta esaltava la sottomissione, oggi offre con successo e su tutti i canali dosi crescenti di volgarità ed esibizionismo. Se vogliono far crollare questo potere, i migliori devono smettere di specchiarsi nella loro perfezione. Da sempre i Grandi inquisitori usano questo sentimento di superiorità per isolarli da tutti gli altri, per ridicolizzarne l'esempio e renderli innocui. Chi spera negli uomini deve inoltrarsi nella zona grigia dove abita la grande maggioranza di essi, e combattere lì, in questo territorio incerto, le strategie del male.

Franco Cassano è professore di Sociologia e di Sociologia della conoscenza alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bari. Tra i suoi libri più recenti: Modernizzare stanca: perdere tempo, guadagnare tempo (2001), Approssimazione. Esercizi di esperienza dell’altro (2003), Homo civicus. La ragionevole follia dei beni comuni (2004) e Il pensiero meridiano (2005).

Stefano Crupi

www.tedescotraduzioni.com

Nessun commento:

Posta un commento